Educazione Affettiva

Regia: Federico Bondi e Clemente Bicocchi

Durata: 50’ (Italia, 2015)

Una quinta elementare agli ultimi giorni di scuola: emozioni e paura del futuro scorrono nella vita della classe della Scuola Pestalozzi di Firenze. Il documentario racconta in maniera intima e naturale alcuni momenti della classe in gita scolastica, metafora del delicato passaggio dall'infanzia all'adolescenza che i bambini affrontano insieme ai loro due maestri Matteo e Paolo. Le musiche di Nuovo Cinema Paradiso, le lezioni di educazione affettiva per imparare a rapportarsi con l’altro e gli sguardi dei protagonisti rivelano e rievocano allo spettatore le paure, le gioie e i desideri dell’inevitabile passaggio all’età adulta.

A scuola, si dice, si va per imparare le cose, ma l’apprendimento non è la semplice somma di cose
imparate, bensì un processo fluido e complesso, che integra sempre aspetti cognitivi, comportamentali, emotivi. Col procedere del percorso scolastico sembra che l’accento si sposti sui primi; i secondi si trasformano spesso in disciplina, mentre gli aspetti emotivi vengono sottovalutati, secondo una prospettiva che contrappone ragione ed emozione. Le scienze cognitive hanno da tempo dimostrato come invece nell’apprendimento, le componenti cognitiva ed emozionale-affettiva siano profondamente intrecciate, e si influenzino a vicenda: non cresciamo separatamente in questi due aspetti, coltivare l’uno significa coltivare l’altro.

Questo non è un film sulla scuola, tantomeno un film sulla Scuola Città Pestalozzi, o sull’esperienza di una singola classe, ma un film che grazie a Scuola Città Pestalozzi offre la sua esperienza sui percorsi formativi per dare voce ai veri protagonisti assoluti della scuola: i bambini e i maestri. L’intento è quindi quello di entrare nel loro mondo fatto di relazioni, giochi, rituali, emozioni e sentimenti che appartengono e sono appartenuti a tutti i bambini di qualsiasi scuola. La fantasia è parte integrante di questo percorso dove i bambini diventano protagonisti e co-autori assieme a noi: un'immagine, che prende corpo quasi per caso, provoca una serie di reazioni a catena, coinvolgendo suoni, analogie e ricordi, significati e sogni, occasioni di "riflessioni fantastiche" per riconoscere il ruolo della creatività, del cinema e della musica all’interno del processo scolastico, confermandoci il valore dell’immaginazione come “funzione dell’esperienza” e il ruolo educativo dell’utopia come ci indica Gianni Rodari.